La diversa bellezza è una linea sottile, talvolta misconosciuta, che attraversa tutta la storia dell’uomo. Proust scrisse che le donne belle sono per gli uomini senza fantasia. Ma viveva in un epoca di pensiero, mentre noi, siamo i figli recalcitranti e crudeli della società dell’immagine, sradicata dai suoi valori e sradicante per chi la abita. Vi abitano ossimori inquietanti magrezza e fame nel mondo. Gioventù e sterilità. Pelle perfetta e habitat intossicante.